Durante la nostra vita facciamo molti incontri e la comunicazione rappresenta la nostra natura sociale. Il dialogo altresì è possibile non solo tra persone ma, anche con gli animali, talora le piante e perchè non con l'arte in tutte le sue forme.
Ecco allora comparire Bruto che mi ha raccontato le sue intenzioni, Caligola che mi ha urlato dietro, oppure Elena che delicatamente mi invita a pensare.
Le immagini fotografiche sono state realizzate pensando poco alla rappresentazione intesa in senso pittorico, piuttosto alla presentazione intesa come riproposizione del reale, ripresa diretta del soggetto, ovvero della viva realtà di questa pietra in grado di comunicare con chi le sta di fronte.
In quell'urlo, in quegli occhi sognanti o sorpresi, in quella bizzarra postura, ci sono verità che lo scultore è stato in grado di cristallizzare e che lo scorrere della vita spesso non ci permette di vedere. Ma è in quegli istanti che si consumano le verità e si comprendono le cose. La maestria dello scultore e l'attimo della fotografia rendono l'istante eterno, anche se dura un battito di ciglia.
La pietra è viva: basta fermarsi ad ascoltare ed il dialogo inizia.