Fotografia in grigio e nero, dove al bianco è dedicato poco spazio.
“Il bianco serve per annullare, il nero per documentare” [Mario Giacomelli].
Un flusso di immagini tra me e la terra, e le piante.
Intuizione futura nel silenzioso fluire del tempo, senza istanti decisivi.
Le forme antropomorfe e le ombre autoreferenziali sentono la materialità, la corteccia degli ulivi,
la fatica della terra, il sole sulle mura.
Nel tentativo di leggere l’uomo.
Tracce simboliche sul mio reale immaginario,dunque il nero per documentare percorsi mentali,
sensazioni che si disvelano solo alcune volte nella vita.
Mi rifletto in questa natura cercando di salvare me stesso dalla tristezza.
Verrà il vento e ti parlerà di me.
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