Sequence IX - Rome
La grande “sdrucinata”, rimarcando una certa dismissione di urbanità, di stile di vita!
Roma, una sorta di ossimoro: come è possibile che la città eterna, possa presentare anche il “brutto”, il decadente, l’incuria, il disordine. Forse che il suo fascino risieda anche nella miseria e nel degrado, dove i resti, i frammenti diventano avanzi, tagli, smembramenti. Una città che si presenta a tratti non riconoscibile o meglio non identificabile nell’iconografia stereotipata, viceversa reale ed esistente.
Città invisibile perchè ricoperta, ingombra, di vita appoggiata alle mura, stravaccata addosso ai monumenti, infilata nei Fori, accampata sotto gli acquedotti, dimenticata nelle periferie.
Il reale – possiamo vederlo da noi – è un disordinato insieme di persone, situazioni, luoghi, problemi che non fanno che spaesare il cittadino.
Invito alla ricerca di ciò che non è inferno entro “l’inferno che abitiamo tutti i giorni”, al paziente rinvenimento della città ideale entro il caos delle tante città.