Sequence XIV - Vita sospesa
"Still life", in italiano comunemente tradotto con "Natura morta".
“Still” come aggettivo vuol dire fermo, ma come avverbio significa ancora. Dunque, se usato come aggettivo unito al sostantivo “life” significa “Vita ferma” (forse mancanza di vita) o “Vita morta”: una sorta di ossimoro. Viceversa, se si pensa all’avverbio la traduzione letterale può diventare “ancora in vita”.
Gli oggetti fotografati sono lì reali. Sono dei ready-made, dei già fatto, dove il tentativo è solo stato quello di risospenderli in vita. Per fotografarli li ho dovuti toccare. Non ho potuto fotografarli “a memoria”. Ma ora sono lì che emergono dal nero, sospesi nel tempo, si rendono immortali e tutte le volte che li guardo l’illusione pittorica della vita e della morte scompare. Essi sono lì, veri. La natura presentata è autentica e dunque pure la sua morte, ma forse più lieve. In quanto immagine, la fotografia stessa è vero che sospende la vita, ma fa compiere un salto fuori dal tempo.
In definitiva lo still life fotografico pare avere una difficile identità. A me piace pensarlo e tradurlo come “Vita sospesa”.
Un mezzo per strappare un segreto alle cose.