Venice candid portrait
La saudade carnevalesca.
Rio e Venezia, due città, un filo conduttore: il carnevale.
La loro saudade. Malinconia, assenza, tristezza, lontananza, tormento, perdita… La saudade non è un pensiero ma un sentimento. La saudade non guarda al futuro, ma non è ancora passato.
Venezia e il suo carnevale non sono lo sfondo ma i coprotagonisti di un teatro che vede in scena un’umanità che può anche farsi manifesta senza scintillii, senza glamour. Una umanità che semplicemente e irresistibilmente, è.
Fotografie, immerse in un equilibrio coreografico e compositivo, che cercano di cristallizzare istanti e che mi hanno condotto verso il sentimento di saudade, forse perché …la felicità del povero somiglia alla grande illusione del carnevale… (“A felicidade”, A. C. Jobim).